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Se fanno squadra funzionano meglio

#sicurezza #teamwork

 

Lavorare in squadra si sa migliora le prestazioni finali, sia del singolo individuo che dell’intera squadra. Il gioco di squadra è molto apprezzato anche sul lavoro. 

E se fossero i nostri dispositivi i-tech a fare team-working? 

Oggi parlo di questo gioco di squadra tra apparecchi elettronici. 

 

Il gioco di squadra si fonda su un disegno preciso: compensare le mancanze di un soggetto con le capacità di un altro. Ovvio che il secondo avrà delle mancanze che possono essere compensate dal primo o da un terzo. E così via. 

 

Ma se i due giocatori sono elettronici? Non robot, ma dispositivi più semplici. Il primo dispositivo elettronico è il sistema antintrusione. Senza perderci nella storia di questo importante dispositivo di sicurezza possiamo dire che la sua evoluzione è stata costante ed ha avuto un buon numero di periferiche collegate che ne hanno ampliato le capacità. 

Se oggi acquistiamo un sistema antintrusione ci troviamo un sistema semplice ma potente, l’importante che sia ben configurato e con i sensori di movimento, o di contatto, posizionati bene. Ovviamente consiglio di rivolgerti sempre ad un professionista. 

 

Il sistema di antintrusione ha un limite intrinseco: quando scatta l’allarme non possiamo “vedere” il colpevole. Sappiamo solo che c’è stato un movimento, che grazie ai sensori a doppia tecnologia di cui abbiamo parlato in questo articolo, non è un falso allarme ma non sappiamo se è stato un nostro familiare o un ladro. Il vantaggio del sistema di antintrusione è la facilità di installazione e la scalabilità. Un sistema di questo tipo in versione senza filo ci permette una installazione davvero rapida. 

 

Adesso occupiamoci del sistema di videosorveglianza. Anche qui lasciamo perdere i tratti storici ma andiamo al sodo. Con questo sistema possiamo invece vedere cosa succede, possiamo vedere il “colpevole” in diretta ma non avremo un allarme diretto se il sistema non è progettato per farlo. Quindi il sistema di videosorveglianza deve avere una tecnologia supplementare per poter inviare un allarme: o il motion detector (che è un sistema di tipo software per cui la variazione di un tot numero di pixel in un’area scelta genera un allarme) oppure un sensore ad infrarossi (quindi un sensore dell’antintrusione) che attivandosi manda in allarme il sistema e sull’app dello smartphone, oppure sul monitor collegato al videoregistratore, compare un video di breve durata. 
Il sistema di videosorveglianza è sicuramente più completo del semplice antifurto ma dipende dal contesto. E comunque senza motion detector la telecamere può solo registrare H24, per generare un allarme serve un sistema supplementare (software o hardware). 

 

Insieme però si completano e diventano più funzionali. Il sistema di videosorveglianza può essere programmato per registrare H24 7/7 così da non perdere nemmeno un minuto di tutto quello che può succedere dentro e fuori l’area da sorvegliare (che sia l’abitazione o l’ufficio o un capannone). 

Il sistema di antifurto svolge il suo servizio attivandosi indipendentemente per ogni movimento generato davanti al sensore accompagnato da una fonte di calore. 

 

Sono infallibili? No ma proprio lavorando insieme permettono di avere un maggiore controllo ad ogni evento e riducono i falsi allarmi. Questo è lavoro di squadra. 

 

È da considerare anche che se un sistema di dovesse bloccare l’altro continuerebbe a lavorare tranquillamente. Insomma “Two is megl che uan!”

 

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